FEDERICO FIORENTINI

NEW YORK FADE IN COLOUR

 2024. Acrilico e olio su tela, 150×150 cm

Il mio lavoro, spesso ossessivo, di riproduzione pittorica di angoli di strada deserti, edifici, segnali stradali, auto vuote, figure e geometrie rappresenta il mio tentativo di trovare un linguaggio capace di restituirmi un senso di poesia. Vuoto, scorrere del tempo, atemporalità, memoria e i suoi segni, mancanza, assenza, silenzio, sospensione e illusione sono elementi che possono essere estrapolati da un’immagine fotografica e tradotti in pittura. I miei dipinti devono contenere una storia, una storia celata. I dettagli colmano un vuoto, ma al contempo ne generano uno nuovo, ancora più evidente: la scomparsa della vita, l’immobilità, il silenzio.

My work, often obsessive, in the pictorial reproduction of deserted street corners, buildings, road signs, empty cars, figures, and geometries represents my attempt to find a language capable of restoring a sense of poetry. Emptiness, the passage of time, timelessness, memory and its traces, lack, absence, silence, suspension, and illusion are elements that can be extracted from a photographic image and translated into painting. My paintings must contain a story, a hidden story. The details fill a void, yet at the same time, they create a new one, even more evident: the disappearance of life, stillness, silence.

03.03 | 01.04.2025

PRESS RELEASE
foto & video: Luigi Tommasi